Ci siamo! Oggi 10 ottobre 2024 esce il romance storico Rosen – La serva di Gravewood di Priska Nicoly
Titolo: Rosen – La serva di Gravewood Autrice: Priska Nicoly Genere: Romance storico Casa editrice: Land Editore Uscita: 10/10/2024 Pagine: 382 Prezzo di lancio: € 0,99 Link di acquisto
Sinossi
Cornovaglia, 1785. Il lavoro come dama di compagnia dell’anziana signora della tenuta di Gravewood è l’ultima speranza per la giovane Rosen Lamorna; l’unico modo che le rimane per salvare la madre e le sorelline dalla miseria, anche se ciò significa allontanarsi dalla casa in cui è cresciuta e mettersi al servizio della potente famiglia Carveth. Nel maniero, Rosen si costringe a sopportare le attenzioni di Arthyen, il figlio bastardo dei Carveth. Ma quando l’erede legittimo dei Carveth, Cadan, torna dalla guerra, Rosen si trova al centro di un gioco perverso tra i due fratellastri; un gioco in cui lei è il premio più ambito, e dove quell’innocenza che ha tentato sempre di proteggere può diventare la sua salvezza, o la sua rovina.
Priska Nicoly è una scrittrice italiana che vive a Londra. Laureata in psicologia, ha una passione per il Diciottesimo Secolo che l’ha portata a condurre decenni di ricerca. Autrice di romance storici dalle tematiche forti e dalle protagoniste indomite, è la sola scrittrice italiana a occuparsi della Guerra d’Indipendenza Americana, l’ambientazione della maggioranza dei suoi romanzi. Dal 2021 gestisce una pagina Instagram con contenuti divulgativi sulla storia del Settecento e dirige insieme alla collega e amica Sara Maffei “PS Editing”, un servizio di editing, grafica e impaginazione. Ha scritto ventuno romanzi, tra cui la saga di “Where I Belong”, che comprende cinque libri, la dilogia “Drew Halliwell”. la dilogia “Graves Harcoe” e la serie di auto-conclusivi “Seven Devils”, ancora in corso. Nel 2024, oltre alle uscite in self, e a Rosen – La serva di Gravewood per Land Editore, pubblicherà il romanzo storico La casa dei dodici fiori, con Words Edizioni.
Una commedia romantica che nasce sulle note delicate di un destino qualunque. Quante volte abbiamo deciso di sottostare al destino che sembra esserci concesso? Quante volte, invece, abbiamo deciso di sfidarlo quel destino, e prenderci la vita che abbiamo sempre sognato? In un crescendo che parte dalle note ironiche di una commedia esilarante, Se potessi parlarti di me ci accompagna pagina dopo pagina nella vita di Clementina che decide di affrontare il suo ennesimo colloquio di lavoro più fiduciosa di quanto non abbia fatto nei suoi innumerevoli precedenti, miseramente falliti. Il destino cambia le carte in tavola e sembra volere farle sfuggire di nuovo l’occasione dalle mani. Stavolta non ci sta. Una vita trascorsa a rispettare le regole adesso chiede il conto. Clementina decide di cambiare tutto, ritrovandosi in una situazione che ha sempre sognato, ma che non le spetta. L’incontro con il Direttore Generale stravolge la sua vita. Tutti si affezionano a Clementina, ma nessuno in realtà conosce il suo vero nome
La leggenda narra di un fantasma bianco, che vaga alla ricerca di ciò che non è più. Un amore impossibile, alla ricerca di se stesso. Un velo bianco identifica un’anima leggera, ostinata nella ricerca di ogni lacrima che si perde nel vento. È questa la storia che da anni, e per generazioni, si racconterà. La leggenda del fantasma bianco, prima realtà per occhi che non hanno mai creduto, porto di arrivo per coloro che nel sogno hanno continuato a vagare senza meta, rivelazione per te, che adesso stai leggendo la sua storia.
“C’è un libro fatto apposta per te“. E’ iniziata così la storia tra me e quel libro che sarebbe entrato di diritto fra quelli del mio cuore. Mi sono sentita accendere di quella speranza che solo chi si è perso almeno una volta nella vita fra pagine indimenticabili potrebbe capire. Ho cercato la sinossi del libro, ho visto la copertina e dentro, sì dentro, ho sentito qualcosa. Inizio subito dicendovi che qualsiasi recensione del mondo non potrebbe darvi l‘emozione che potreste provare dimenticando per un paio di giorni tutto il resto del mondo, spegnendo il cellulare, avvolgendovi in una vecchia coperta con Il Creasogni fra le mani e il cuore in libertà
Mi raccomando però, dimenticate davvero ogni altra cosa e fidatevi, proprio come recita la prima pagina di questo libro:
“Però glielo ripeto, si deve fidare, altrimenti non andiamo lontano”
Mi sono sentita come Ettore, il protagonista di questa incantevole storia. Dimentica di me, dei miei sogni, spenta in un non tempo che aveva portato con sè anche la memoria di tutti i sogni che erano stati miei. Ettore era solo, anche se per ogni persona del paese questo strano uomo era la chiave dell’immaginazione, delle possibilità… era lui: Il Creasogni. Più andavo avanti con la storia, più Ettore era ognuno di noi, in prima persona ero io, eravate voi, siamo noi, ognunodi noi. Sì, proprio in quei momenti…quando il dolore viene curato solo solo dal metodico scorrere del tempo, del non tempo. Quel momento in cui quello che è successo ci porta come ospiti e non protagonisti di una vita che abbiamo chiuso dentro e che non riusciamo più a immaginare per noi stessi. Dentro però abbiamo talmente tanti sogni da potere creare infiniti paradisi per tutti coloro che potremmo aiutare. Sempre che la gente non chieda troppo, sempre che non siano troppo esigenti, che non ci facciano diventare burberi, perchè in quel caso allora scatta subito la buona intolleranza delle anime che hanno sofferto
Concentrarsi sulle storie degli altri, creare i sogni più belli, sarebbe stata la soluzione. Il Creasognidentro di noi risponde al dolore, ai ricordi che fanno male, alle speranze che temiamo restino tali per sempre. E così che Ettore trovava in quel modo meraviglioso di vivere, la chiave per andare avanti
E non ci sono parole e non ci sono sguardi, o mani, occhi nè lacrime che potrebbero raccontare quello che sente un cuore che ha tanto sognato e che ha lottato contro chi riteneva che i sognatori fossero folli, leggeri, inconcludenti, esattamente nello stesso momento in cui tu sei consapevole che la sola forza dei tuoi sogni sarebbe un’arma talmente potente che se solo un altro sognatore si fosse unito, allora insieme avreste dato vita ad un piccolo esercito così potente, tanto da dimostrare al mondo intero che solo un grande sognatore ha in sè il potere di cambiare il mondo. E allora asciughi le lacrime, te ne freghi. Mangi paure, ricordi, parole, frasi fatte. Sei consapevole che niente è più divertente del fermarti ad ascoltare chi è maestro di giudizio solo per criticare e dare aria al vuoto, e sorridi, ridi, gioisci dell’essere ancora capace di non scendere a compromessi con chi vorrebbe che il mondo diventasse il Nulla, esattamente come temeva l’Imperatrice Bambina ne La Storia Infinita e tu, sì, proprio tu, ti ritrovi come Atreyu, e ci stai, sei disposto a deporre ogni arma, ogni zavorra che tenendoti ancorata al passato sarebbe per te e per la tua corsa, un peso contro la corrente dei sogni, e parti e sogni e vivi.
E così sei con Catello, scappi, fuggi, ricominci a fidarti. Qualcuno grida Quattroooooooo, qualcun’altro non si ricorda più il colore dei propri occhi, qualcuno ancora ha paura di tutto quello che ha dimenticato e pur di salvare chi ha bisogno si ritrova in pericolo, soffocato nella morsa di quei maledetti signori del niente, quelli che uccidono, che rompono i fili della vita, quelli che tormentano questo cielo di lacrime, sangue e dolore.. e tu sei lì, non puoi scappare, hai paura e ti chiedi perchè hai sognato tutto questo tempo e hai così paura tanto da non riuscire a ricordare i sogni che hai creato per gli altri… Ed è proprio quello il momento in cui sai che sei salvo, perchè fra tutti i sogni che hai lasciato in giro, ci sarà sempre chi ne troverà un pezzo, un segno, una traccia e in quella traccia riconoscerà un po’ di te, si prenderà tutti i sogni, anche quelli intrappolato fra gli alberi, se ne prenderà cura e seguendone le tracce, arriverà fino a te, pronto per essere salvato e sì, proprio allora,i tuoi occhi ritroveranno quella luce a lungo dimenticata e il colore che a lungo era rimasto nascosto lontano dal tuo tempo…
Quindi, cosa dirvi de Il Creasogni se non tutto quello che ho solo cercato di suggerirvi fino a ora? Ah sì, forse una cosa, un’ultima cosa, la più importante, c’è. Non abbiate paura di sognare, ma soprattutto non abbiate paura di perdervi e di provare quella strana sensazione che vi fa desiderare di cancellare tutto il vostro passato, per potere ricominciare, per potere avere una vita nuova, oh no.. non abbiate paura di questo, perchè saranno proprio quei sogni che avrete lasciato lungo la strada, che riusciranno a fare sì che un’altra parte di destino vi troverà, vi prenderà per mano e vi porterà in salvo.Non c’è niente che vi possa davvero salvare dalla vita, se non la vita stessa… e quando vi chiederete come ha fatto a ritrovarvi quel filo della vita, beh, non abbiate dubbi, perchè la risposta sarà e solo una…
“Ho visto il sogno che avevi lasciato, nascosto, in caso di bisogno”