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Paolo Borsellino – un sognatore a Palermo

Paolo_BorsellinoQuando ero adolescente, un turista mi ha fermato per strada per chiedermi dove potesse andare per vedere la mafia, da allora mi sono sempre chiesta in che Italia vivessimo e quanta ignoranza ci fosse in giro per il mondo. Il 19 luglio appena trascorso molti hanno parlato dell’importanza o meno di partecipare alla commemorazione di Paolo Borsellino, personalmente trovo inutile commemorare ufficialmente un eroe, stando in piedi accanto a quella mancata giustizia che ha contribuito alla sua morte. Quindi il mio modo di ricordarlo e’ questa storia inventata, nella quale ho immaginato che lui tornasse in visita a Palermo per un giorno e sorridesse allo stesso mare che così tanto ha amato

Lucia Bonelli

“Mi scusi, per il Foro Italico, prendo da qua?” Il signore a cui avevo chiesto l’informazione portava un cappellino di quelli sportivi, non sembrava tanto grande, ma dal passo incerto non capivo se fosse di qua o se fosse un turista come me. Il mio dubbio non durò che un attimo, mi bastò sentirlo parlare, anche solo sentirlo respirare l’aria vicina del mare, così come stava facendo. Si girò verso di me e mi guardò con un sorriso misto alla presa in giro e alla riverenza

“Certo che è di qua. Può venire con me, io sto andando là”. Quello che seguì a quelle parole fu stupore e meraviglia. Mi sembrò che per un attimo di tempo il mondo si fosse capovolto, che gli anni non fossero passati e che la linea del tempo non fosse mai esistita.

“Ma lei è…” azzardai senza che mi lasciasse finire la frase

“Un palermitano” mi sorrise

“No, no. Lei è…”

“Un vecchio palermitano..” mi interruppe di nuovo

“Lei è Paolo Borsellino…” la mia voce tremava e il mio passo era rimasto dietro il suo che avanzava più deciso. Indossava una polo verde e i suoi baffi non erano cambiati. Non un filo bianco aveva appesantito la sua figura cheBorsellino sembrava ferma a molto prima di… sì insomma, molto prima che…

“Allora ci muoviamo?” interruppe di nuovo i miei pensieri, mentre io, in preda a uno stato confusionale accelleravo il passo per raggiungerlo come i ragazzi corrono verso il pullman della gita scolastica.

“Non ci posso credere. Lei qui? Ma che ci fa qui? Non è… Sì insomma, lei dovrebbe essere..”

“Morto? Su avanti lo dica… o lascia sempre le frasi a metà lei?”

“Sì.. morto.”

“E allora? Lei mi vuole dire che non ha mai visto morti che camminano?” rise di gusto “Sa quanti ne ho visti io, persino quando mi guardavo allo specchio. Aspetti un minuto, sente che odore?”  il passo ancora più veloce, stentavo a stargli dietro. Si stava dirigendo verso uno stigghiolaro all’angolo della strada. L’odore classico di una Palermo indimenticata “Ecco, venga qua, così lo capisce cos’è che fa resuscitare i morti a Palermo”. Salutò il signore alla cucina e continuò

“Com’è che non l’hanno riconosciuta?” chiesi spaventato

“Chi?”

“Quel signore, com’è che non l’ha riconosciuta, tutti conoscono la sua faccia. Lei lo sa che oggi è il 19 luglio vero?”

“Lo so io, i miei baffi, le mie gambe, le braccia, il cuore. Sapesse quanto sono più leggeri da quel 19 luglio”

“Sa che tutti le farebbero una domanda al posto mio?”

“Come se già non me ne avesse fatte abbastanza vero?” rise ancora

022230303-f3ea872b-d5bd-4c70-ae55-234ff422d6ec“L’agenda rossa… Sì, insomma. Che fine ha fatto?”

“E come faccio a dirglielo? Se io le parlo del passato, le stravolgo il futuro e alla fine neanche il presente esisterebbe più. Non è importante l’agenda. Non c’è niente di più di quello che la gente non voglia vedere. Lei le sa le tabelline?”

“Le tabelline?” continuavo a sentirmi entusiasta da una parte e divertito dall’altra. Aveva questo modo di parlare di cose gravi caricandole di sarcasmo che adesso stavo riconoscendo

“Sì, le tabelline.”

“Certo che le so.”

“Ecco appunto. C’era questo nell’agenda rossa, nè più nè meno. Non c’era niente che non sapessero tutti e c’era tutto quello che per capirlo, per capirlo davvero, bastava fare due più dure. Pure oggi, lo sa? Pure oggi..”

“Pure oggi cosa? Si era distratto di nuovo perchè stavamo arrivando a piazza Magione

“Santa Rosalia che odore!”

“Quale odore?” mi girai intorno confuso cercando di sentire qualche odore proveniente da qualche cucina, ma non c’era niente, solo pietre, terra e sedie

“Ma lei da dove viene?”

“Da Treviso.”

“E non lo sente questo odore di zagara? Questo odore di sale, di sole e di terra bruciata? Ah che mancanza, che Paradiso”

“Sì, lo sento” gli sorrisi e lo guardai così felice come forse non lo avevo mai visto in televisione

“L’inferno è più saporito del Paradiso lo sa? E ogni tanto tornarci non fa male”

“Lei non ce l’ha con Palermo?”

“Con Palermo?” Rise della risata più fragorosa fino a quel momento. “E perchè?”

“Perchè non l’hanno saputa difendere. Perchè non l’hanno salvata. Sì, insomma, perchè… perchè è morto”

È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore Borsellinouna volta sola”

“Era qualcosa che aveva preso in considerazione”

“Io accetto, ho sempre accettato le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall’inizio che dovevo correre questi pericoli. La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi, come viene ritenuto, in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla sensazione che, o financo, vorrei dire, dalla certezza, che tutto questo può costarci caro”

“Non è mica così facile non avere paura. Non siamo tutti eroi. A volte abbiamo paura di tante di quelle cose così stupide, nella vita di tutti i giorni”

“La paura è normale che ci sia, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, sennò diventa un ostacolo che ti impedisce di andare avanti”

“E’ per questo che non ce l’ha con Palermo?”

mafia-clipart-bigger-version-hi“Non ce l’ho con Palermo. Ce l’ho con Roma, con l’Italia, con l’Europa, con il mondo, perchè è là che stanno gli sciacalli, quelli che piegano la testa al malaffare, quelli che il malaffare lo rappresentano, lo articolano, lo vendono, lo spacciano, lo fanno sedere in Parlamento, nelle poltrone di potere..”

“Ma oggi c’è l’Antimafia e abbiamo fatto tanti passi avanti” rise in un momento come questo in cui non me l’aspettavo

“L’Antimafia funziona solo quando non combatte se stessa”

Si mise a parlare con un fruttivendolo che gli faceva assaggiare un pomodoro fresco di stagione. Mi raggiunse di nuovo e camminammo attraverso piazza Kalsa fino al mare

“Lo vede perchè non ce l’ho con Palermo? Guardi qua che bellezza, guardi qua che colori, che mare. Shh… lo sente”

“Cosa?” tesi l’orecchio

101“La confusione che c’è.. Il mare, i bambini che giocano per la strada, le macchine, i clacson, le lumache, l’autista per chi non digerisce, il limone la zagara e quello, lo vede quello?” indicò  una nava che stava lasciando il porto “Quello è il rumore più brutto di tutti, perchè quello è il rumore di chi se ne va, di chi non ce l’ha fatta, di chi ha scelto di non combattere o semplicemente di chi deve andarsene, perchè in qualche modo deve pure mangiare, deve lavorare per il sacrosanto diritto alla dignità umana, al rispetto, al nobile lavoro. Quello è il rumore più triste perchè deve suonare forte quella sirena e ci deve ricordare che tutti quelli che restano devono fare in mondo che loro tornino, che tornino presto, perchè un palermitano che se ne va non sarà mai cittadino del mondo, sarà sempre e solo un palermitano che vuole tornare. Le faccia ascoltare a tutti quelle sirene, e se ne venga qua quando sente di avere paura e immagini la paura di quelli che se ne vanno, quelli che domani mattina non lo vedranno più questo sole e si chieda se è giusto che lei debba avere paura e poi si concentri, perchè se qualcuno è rimasto è rimasto anche per loro e li deve fare tornare, li deve fare tornare”

“Ma se le cose vanno sempre in un modo, come possiamo credere che cambiaranno se quando qualcuno cerca di cambiare le cose poi muore ammazzato?”

“La vede quella bella femmina palermitana là, in fondo.. La vede?”

“Quella che prende il sole?”

“Sì, quella che prende il sole. Oggi lei la guarda e la vede come quella che prende il sole, ma gli uomini di qualche secolo fa sa come la vedrebbero? Come la donna che può votare, che può scegliere, che può dire quello che pensa, come la donna a capo di organizzazioni, di imprese, di ordini e quelle persone si chiederebbero “Ma che è successo?” Ecco perchè lei deve lottare lo stesso, perchè qualcuno prima di lei l’ha fatto per lei e le permette di essere libero, di camminare, perchè ha permesso a quella donna di votare, di essere considerata un essere umano alla pari con l’altro sesso, perchè lei ha libertà di dire come la pensa, di gridare sottovoce, di scrivere, di non smettere di parlare e la stessa cosa sarà per la mafia un giorno. Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene. E prima o poi farà tanto di quel rumore che non ve lo immaginare… Ma il vero problema della mafia non è la mafia.. sono i mafiosi”

“Quelli sì che fanno paura. Spero di non incontrarne mai” lui rise di nuovo

“Lo vede… E’ questo il problema. La gente deve smettere di lottare contro la mafia come un concetto astratto. La
imagesgente deve lottare i mafiosi che non sono le braccia armate delle campagne, i mafiosi sono in mezzo a tutti, il fruttivendolo, l’impiegato delle poste, il parlamentare, il panettiere. Noi tutti possiamo essere mafiosi, persino i picciriddi che si danno appuntamento alle tre del pomeriggio per  sistemare quella litigata a scuola, persino quelli sono mafiosi e mi creda, tutto si riduce alle madri e ai padri. Una madre che prende per le orecchie un figlio così e lo mette in carreggiata avrà creato un uomo pulito domani. Un genitore che va a rimporverare un insegnante perchè rimproverando un ragazzo lo ha ferito psicologicamente, sarà il genitore di un uomo che penserà che la vita, la libertà e i suoi desideri gli saranno dovuti e se li prenderà, nel bene e nel male,e per farlo userà tutti i mezzi. La mafia è la prepotenza dell’egocentrico che vuole possedere, che vuole essere… Questa è la mafia. Eccolo. Siamo arrivati” abbassò il tono della voce e mi guardai intorno, ma non c’era niente, solo prato e terra. Lui si chinò e cominciò a scavare con le mani

“Ma che sta facendo?” mi chinai a mia volta

“Lei è la persona che fa più domande che io abbia mai conosciuto e mi creda ne ho conosciute di persone che fanno domande!” finì di scavare e con mia estrema sorpresa tirò fuori un pallone da calcio. Era ricoperto di terra, ma lo ripulì con le mani e con la maglietta. Quando finì lo guardò soddisfatto “Eccolo. Ecco il motivo per cui sono venuto”

“Un pallone?”

1992-Giovanni-Falcone-e-Paolo-Borsellino_h_partb“Il pallone. E’ mio e di Giovanni Falcone. E’ così che ci siamo conosciuti ed è così che ci siamo divertiti e mi creda, il Paradiso è proprio un bel posto, ma i palloni di Palermo sono tutti un’altra cosa!”

“Giovanni Falcone?”

“Giovanni” ripetè

“Ho letto nel maggio appena trascorso quello che lei ha detto dopo la sua morte”

“Oh me lo ricordo bene. Ci sono tante teste di minchia: teste di minchia che sognano di svuotare il Mediterraneo con un secchiello… quelle che sognano di sciogliere i ghiacciai del Polo con un fiammifero… ma oggi signori e signore davanti a voi, in questa bara di mogano costosissima, c’è il più testa di minchia di tutti… Uno che aveva sognato niente di meno di sconfiggere la mafia applicando la legge”

“E’ triste. E mi riporta a chiedermi ancora perchè lottare”

“Chi sta correndo sa che suderà, altrimenti non sarebbe un bravo corridore. Chi sta guidando, sa che le ruote gireranno, altrimenti no riuscirebbe a muoversi. Chi sta vivendo deve lottare, altrimenti sopravviverebbe e che gli resterebbe da fare? Quattro aperitivi, quattro giornali scandalistici, un poco di sole in estate e miliardi di minuti da aspettare. Ma chi lotta lo vede che fa? Si gode la vita, se la fa sotto, continua a camminare, ma torna…se lo torna aKONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA prendere quel pallone, perchè le persone che lottano con te non te le dimentichi”

“E’ questa l’amicizia”

“L’amicizia non esiste ragazzo. L’unica persona di cui ti devi fidare è la tua mano, là inizia la tua fiducia e là finisce, un circolo, chiuso, sbarrato”

“Ma lei e Giovani eravate amici”

“Quella è la fratellanza è un’altra cosa. Se tu cammini lungo una strada e credi che il verde sia verde e lungo la strada incontri un’altra persona che come te pensa che il verde sia verde, allora vi unite e credimi l’arcobaleno diventa più forte più carico, perchè si carica di un colore in più. Ma è questa l’unica amicizia possibile, la fratellanza, il riconoscimento di una persona che crede in quello che fai perchè ci crede anche lui. Gli adulatori, i falsi amici, tutto il resto sono pericoli, minano il tuo cammino e ti scorticano le spalle”

“Ma come ha fatto a non avere paura?”

“Ho avuto paura ogni giorno, esattamente ogni giorno. Ma ho avuto una strana cosa, l’incoscienza di pensare che se stavo qua su questa terra, forse qualcosa di buono la dovevo combinare. A proposito, ora devo andare. E’ tardi e le donne non si fanno aspettare. Lei lo sa che le donne non si fanno aspettare vero?”

“Le donne?”

“Ho promesso ad Agnese un pranzo sul mare e non me lo voglio perdere”

“Sa che Agnese Borsellino è stata la donna che più ho ammirato? Non è mai diventata il fenomeno Borsellino, è rimasta sempre sua moglie, solo sua moglie e mi ha fatto credere che forse l’amore esiste. Giudice Borsellino, ma secondo lei l’amore esiste?”

07borsellino“Esiste tutto quello in cui crediamo e otteniamo solo quello per cui lottiamo, ma deve essere così, come questa terra” strinse un pugno di terra lasciandone cadere un po’ dalla mano “Semplice.. E la giustizia non è semplice, la giustizia ha bisogno di soldati della legalità e questi soldati spesso muoiono, perchè la legge non è uguale per tutti, almeno fino a oggi… Ma se lei crescerà dicendo di no, se i suoi figli cresceranno dicendo di no… Allora duecento pietre costruiranno una nuova cattedrale e quello sarà l’inizio di un nuovo mondo. Torni nella sua terra e dica a tutti che Lei la mafia non l’ha vista a Palermo, perchè ha capito che la mafia la può vedere dovunque, nella sua città, nel suo comune, nei comuni a un chilometro e in quelli a cento chilometri, ma gli dica che a Palermo ha trovato una conca piena di sale grosso, di passioni consumate e di dolcezze amare come questo sole che dalle altre parti quasi non esiste e che tutte le ferite prima o poi dovranno essere curate”

“Mi ricorderò per sempre di questa giornata.. non la dimenticherò mai…”. Mi sorrise e fece per andare via, poi rallentò il passo, si guardò intorno e tornò indietro, si piegò verso di me e sottovoce mi disse “Non è che per caso ha una sigaretta?”

Il quadro della vita

Decidere di sognare è una scelta, una scelta consapevole. Già… chi avrebbe pensato che il verbo sognare potesse essere usato nella stessa frase in cui troneggiasse la parola “consapevole”. Ma è così.. profondamente così. Viviamo in un mondo in cui le persone costruiscono la propria felicità sul controllo della vita degli altri, sulle invidie, sulla speranza che qualcosa vada male a Tizio o a Caio, per trarne godimento, quasi che fosse il più grande piacere prodotto dal migliore degli amanti. Viviamo in un mondo in cui se politicamente ci sono persone valide, non riusciamo neanche a riconoscerle, perse nel marasma di litigi televisivi, scandali, morbosi dettagli alla portata di tutti e infinite altre inutilità. Ma non é questo che deve fermarci.. e sapete perché? Perché viviamo in un mondo in cui la passione per la vita ha il sopravvento. Viviamo in un mondo in cui l’amore ostacolato da menti vili, trova sempre il modo per vincere. Viviamo in un mondo in cui potrete spegnere sorrisi, seminare sconfitte e inseguire mulini a vento del perverso piacere e potrete continuare a farlo sempre e in ogni dove, ricordandovi che non potrete mai comandare un cuore. Potrete cambiare le sfumature che percepiscono gli occhi, le parole pronunciate dalle labbra, le strade percorse dalle gambe, ma non riuscirete mai a comandare le passioni del cuore, poiché nessun essere umano è in grado di farlo. Che voi siate dunque regnanti di un mondo fatto di apparenza senza sostanza, sorridete e gioite, poiché da qualche parte del mondo c’è ancora un sognatore che non avrà un regno nella materia, ma che nel cuore é il sovrano del suo mondo, degli affetti che ha creato, dell’amore che ha dato, del destino che ha scelto e delle pagine che egli stesso scriverà. Non é che questo la vita: il libro che ognuno di noi scriverà come sublime autore e protagonista dell’incanto che si chiama vita

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Il cavaliere dell’infinito

9851Conoscevo il tempo come un metodico metro della vita, non avevo considerato quanto l’arrivo di Paul avrebbe cambiato il mio modo di vedere le cose. E’ stato lui a mostrarmi quello che gli antichi non avevano rivelato.  Paul conosceva del tempo il mistero della sua origine, il fascino del suo scorrere, la meraviglia di chi lo poteva attraversare, viaggiando fra secoli, epoche e destini che adesso erano di nuovo possibili. Era lui il cavaliere dell’infinito

Non ho pazienza – Meryl Streep

 

Meryl-Streep-6Non ho pazienza per alcune cose, non perché sia diventata arrogante, semplicemente perché sono arrivata a un punto della mia vita, in cui non mi piace più perdere tempo con ciò che mi dispiace o ferisce. Non ho pazienza per il cinismo, critiche eccessive e richieste di qualsiasi natura. Ho perso la voglia di compiacere chi non mi aggrada, di amare chi non mi ama e di sorridere a chi non mi sorride. Non dedico più un minuto a chi mente o vuole manipolare. Ho deciso di non convivere più con la presunzione, l’ipocrisia, la disonestà e le lodi a buon mercato. Non tollero l’erudizione selettiva e l’arroganza accademica. Non mi adeguo più al provincialismo e ai pettegolezzi. Non sopporto conflitti e confronti. Credo in un mondo di opposti. Per questo evito le persone rigide e inflessibili. Nell’amicizia non mi piace la mancanza di lealtà e il tradimento. Non mi accompagno con chi non sappia incoraggiare o elogiare. I sensazionalismi mi annoiano e ho difficoltà ad accettare coloro a cui non piacciono gli animali. Soprattutto, non ho nessuna pazienza per chi non merita la mia pazienza.

Meryl Streep

i sorrisi delle donne

Film Title: Mamma Mia!Amo i sorrisi delle donne che accendono le rughe attorno agli occhi, quelle rughe che sembrano disegnare a matita ogni singola emozione che hanno vissuto. Amo i sorrisi delle donne accesi di rughe e desideri, perchè mi ricordano che sono state così brave a sorridere e a piangere della vita, tanto da portarne con orgoglio i segni sul viso. Amo i sorrisi delle donne quando  se ne fregano del mondo e ci ridono su senza nascondere il viso, senza vergognarsi neanche di una di quelle rughe, sapendo con convinzione che sarà la prima cosa che un uomo amerà di loro. Amo i sorrisi delle donne che hanno appena smesso di piangere e con gli occhi ancora gonfi non trattengono un sospiro e si sgrefano gli occhi smaniose di vedere meglio la strada che hanno ancora da percorrere, perchè la voglia di ricominciare è sempre un più forte della paura di non provarci ancora… perchè se c’è una cosa bella sono proprio le donne che sorridono e che afferrando un foulard che sale nel  vento, sanno che non basteranno piogge, nè tempeste nè uragani, perchè il sole tornerà ancora, trovandole pronte, divertite, a piedi nudi sulla strada bagnata, ferite ma mai sconfitte, bagnate di tempesta e desiderio, che stanno ricominciando a correre con il coraggio di chi rischia ogni giorno, nonostante tutto, nonostante tutti… sempre

Arrow – Anticipazioni Terza Serie Episodi 3X01 3X02 Calma Apparente e Sara

the_arrow_sig_by_yukizm-d6xom1zStasera torna su Italia 1 la terza serie di Arrow. La stagione si aprirà con l’episodio 3X01 dal titolo Calma apparente. Con l’aiuto di Felicity, Diggle e Freccia Rossa, Oliver Queen cattura un altro criminale.

Credevate che la Vertigo fosse scomparsa? Niente di più sbagliato… Vertigo è tornata in una nuova formula che la rende ancora più pericolosa e a farne le spese sarà proprio Oliver Queen iniettato con la siringa della nuova droga che causa delle allucinazioni per colpa delle quali il soggetto vede davanti ai suoi occhi la persona che più teme e Oliver trova se stesso. Incerto il destino della Queen Consolidated, acquistata dal signor Palmer. Oliver Queen dice a Diggle di non prendere parte alla nuova missione, perchè Diggle sta per diventare padre e Oliver si preoccupa che suo figlio possa nascere senza potere conoscere il padre. Ma Diggle, uomo d’azione che ormai conosciamo bene, non prende bene il consiglio. Per sventare la nuova tragedia che incombe Roy riesce  a disattivare una bomba sotto le indicazioni di Felicity e Oliver riesce a sconfiggere il Conte. Lo stesso Oliver queen si ritroverà vincente grazie all’aiuto della ricomparsa Sarah Lance che combatte accanto a lui, dicendogli che comunque non resterà.

Cinque anni prima Oliver Queen era riuscito a sfuggire ad Amanda Waller, non riuscendo tuttavia ad evitare di essere catturato da una delle guardie che controlla Oliver e gli riferisce che non lo lascerà scappare perchè se questo dovesse accadere allora Amanda avrebbe ucciso la sua famiglia.

Intanto nasce la figlia di Diggle. Laurel incontra Sara e le due ragazze riescono a parlare poco dopo però, quando si separano, Sara viene colpita da tre frecce cadendo proprio dove Laurel stava passando. La sorella si dispera per la morte di Sara per mano del nuovo arciere. Che sia Malcom Merlyn?Hatley_Castle_BC

Il 27 gennaio andrà in onda l’episodio 3X02 di Arrow dal titolo Sara

Laurel è disperata per la morte della sorella e Oliver le promette vendetta recandosi subito nel luogo dell’omicidio raggiunto da Diggle. Almeno dieci arcieri neri fanno parte della Lega Degli Assassini ma non potrebbero mai attaccare un loro membro.

Ad Hong Kong cinque anni prima la guardia comunica a Oliver che dovrà uccidere Tommy Merlyn che aveva raggiunto Hong Kong dopo avere visto che Oliver aveva effettuato l’accesso alla sua email dando quindi segni di vita, ma Oliver si rifiuta di sacrificare la vita del suo migliore amico

WillaHolland08TIFFI sospetti dell’arciere che ha ucciso Sara ricadono su Lacroix. Intanto Roy consegna a Oliver il biglietto che sua sorella Thea aveva lasciato e in cui dice che non sarebbe più tornata. Felicity rimasta sola con Oliver gli ricorda che può sfogarsi per il dolore che prova per la morte di Sara e per il dolore dell’avere saputo che la sorella non tornerà così come lui aveva sperato. Ma Oliver è l’unico in grado di salvare la città e quindi ribadisce di non potere permettersi la debolezza di sfogare il suo dolore. Lacroix viene fermato da Oliver che ferma Laurel togliendole i proiettili dalla pistola che aveva portato per vendicarsi e uccidere l’uomo. Lacroix però svela di non essere stato lui ad uccidere Sara e che ha un alibi per quella notte. Diggle  chiama la figlia Sara . Colpo di scena finale. Compare Thea Queen che si trova a Corto Maltese dove Malcom Merlyn la sta addestrando per farla diventare una guerriera

Il Giorno Della Memoria – 27 gennaio – Primo Levi Se questo è un uomo

“L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria.”  

Primo Levi

Auschwitz_I_entrance_snowIl  27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa in marcia in direzione Berlino si sono imbattute nel campo di concentramento di Auschwitz procedendo alla liberazione delle poche persone sopravvissute. Il nazismo aveva svelato il suo lato peggiore, scoprendo a cielo aperto la casa della morte e della sofferenza, la casa in cui la vita conosceva la mortificazione della sua essenza più intima, la casa in cui il padrone scioglieva le vite, privandole persino dell’anima che non aveva più ragione di esistere, folle di terrore e impazzita di fronte ad un dolore che non poteva essere spiegato, che ancora oggi non può essere spiegato. Il campo di concentramento, ormai quasi vuoto, vide l’apertura di quei grandi cancelli che liberarono al mondo verità sconvolgenti, strumenti di tortura che occhio umano trovava insostenibile. In tutta Italia ricorderemo Il Giorno della Memoria anche quest’anno e poi? L’unica vera importanza del Giorno della Memoria saranno le manifestazioni organizzate nelle scuole di tutte le regione, affinchè in ogni luogo del mondo piccoli ragazzi che stanno conoscendo poco alla volta la storia che abbiamo alle spalle, restino sgomenti di fronte alla constatazione che nel mondo esiste il male quello fondato sulla cattiveria pura, quello che addestra truppe di gente che non crede in niente, promettendogli l’onore di quel senso di superiorità che spetta solo a chi si mette dalla parte più facile, quella folle. Poi torneremo ai nostri giorni, torneremo a vivere di piccole ripicche, di piccoli atti di razzismo, pensando che niente sia paragonabile a quel grande errore dei campi di concentramento e penseremo che quel momento è lontano, che quello che abbiamo vissuto è solo il giorno della memoria e non ci fermiamo mai a riflettere sull’atroce constatazione che un singolo pazzo può trainare con una facilità sconvolgente un esercito che giorno dopo giorno diventa l’esercito del terrore. Noi crediamo che l’essere umano oggi abbia capito e che per questo motivo non commetterebbe mai un errore del genere e intanto stiamo rintanati nelle nostre case assistendo a teatri televisivi che sono ogni giorno sempre più lontani dalla bellezza delle pellicole cinematografiche, diventando pericolosamente sempre più vicini a metterci l’uno contro l’altro a fare dell’audience sul macabro la loro fonte di reddito. Ogni giorno veniamo messi uno contro l’altro e neanche ce ne rendiamo conto e quando oggi il mondo sociale condanna un comportamento, uno stile di vita,  un’origine, una provenienza, ecco che diventiamo tutti i giudici del niente e siamo gli stessi, gli stessi che credono che Il Giorno Della Memoria sia solo un giorno per ricordare qualcosa che non c’è più, dimenticandoci la cosa più importante… che la storia è un ciclo che si ripete ed è un ciclo fatto dagli uomini e allora sì che ricordare assume un significato assolutamente diverso

Primo Levi c’era. E non ci sono parole che possano essere dette per commentare il perfetto quadro che tremante di dolore e d’anima sventrata ci ha lasciato affinchè davvero potessimo ricordare

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi

Primo Levi

Serendipity – Il destino della nostra vela

Entrance_to_Serendipity_3,_the_New_York_City_dessert_restaurantMolti di noi si sono interrogati su cosa sia il Destino, se esista davvero, se sia una mera consolazione alle strade che sbagliamo, a quelle giuste che ritroviamo o alle domande per le quali non esiste ancora risposta. La prima volta che ho visto Serendipity sono rimasta colpita dalla presenza chiave nel film del libro di Gabriel Garcia Marquez L’amore ai tempi del colera, un libro che amavo e che in un periodo preciso della mia vita è stato legato al destino. Il protagonista della storia, Jonathan Trager  incontra Sara Thomas il giorno prima di Natale in un grande magazzino di New York e qualcosa accade. Ai più sembrerebbe solo una storia romantica, ma molti sapranno che la vita è fatta di momenti, di sensazioni.. e spesso è proprio seguendo queste sensazioni che viviamo il meglio della nostra vita, anche quando le sensazioni ci fanno allontanare, anche quando ci assalgono mille dubbi sul fatto che forse abbiamo sbagliato o forse no, ma poi arriva una sera qualunque, la televisione trasmette lo stesso film e tu capisci e sorridi…. e sei sicura che tutto quello che hai fatto l’hai fatto con il cuore, che non potevi prendere decisioni diverse e che se tornassi indietro non cambieresti nulla, perchè ancora una volta crederesti in te stessa a discapito della logica, della normalità, delle cose comuni, poichè se esiste una certezza al mondo, quella certezza ci dice che il dubbio nasce dalle paure che poco a poco il mondo ha creato dentro di te, quelle impercettibili ferite che ad un primo sguardo nessuno può vedere, ma che ad uno sguardo più attento ci mostrano come il mosaico emozionale che nel corso degli anni ci ha composto. Così chi si ferma colpito da quel bel vaso, avvicinandosi sempre di più si accorgerà che quel vaso è un insieme di cocci messi insieme dalla colla di quella speranza che non è mai finita e proprio nel momento in cui credevi che persino il tocco di una piuma possa infrangere quel vaso in mille pezzi, proprio in quel momento capisci invece che il tocco delicato è la sola cura ad ogni paura …. e ti guardi indietro …. e sorridi ancora e capisci che cento volte rifaresti tutto perchè ti ha portato fino a qui, fino a quella che sei e sei felice che lungo il percorso tu abbia perso qualcosa, perchè sei certa che solo quello che ci appartiene veramente non è mai andato perso. La speranza dei sognatori cresce a discapito del male che c’è nel mondo, poichè l’ignoranza vile di chi si alimenta di amenità al solo scopo di nuocere a qualcuno, si disperde come una lacrima si disperderebbe nel mare. Al cielo non importa quante gocce compongano il mare, il cielo regge in ogni caso, sia che nero venga imbottito di tempesta e fulmini improvvisi, sia che sia splendente, pronto a riflettersi sullo stesso mare sul quale aveva pianto fino alla nera notte precedente. Stub_nauticaAl cielo non importa, lui c’è..comunque lui c’è e che voi siate una sola lacrima o che in una delle più antiche navi stiate attraversando il vostro destino, pronti ad issare la vela alla prima tempesta per stendervi stanchi e soddisfatti sotto il bruciante sole del giorno dopo, che voi lo facciate o meno, il cielo esisterà lo stesso e quella nave sarà comunque salpata, sta a voi decidere quando vi sentirete abbastanza pronti per sfidare l’ultima paura e vincere di mille volte su tutto il resto. In quel momento, in quel preciso momento, avrete presto in mano il timone della vostra nave e sarà quello il primo vero giorno della vostra vita

https://www.youtube.com/watch?v=oZfvRKhMJDI

William Shakespeare insegna ad Amare

ShakespeareWilliam Shakespeare non ha bisogno di presentazioni, ma il sonetto 116 rappresenta il lasciapassare per l’eternità, cavalcando tutti i tempi che da passati diventano attuali per lasciare spazio a quelli futuri, quelli moderni, gli stessi tempi in cui, ancora, il sonetto 116 sarebbe attualissimo. Anche oggi, nel tempo dell’amore sui social network, sarebbe attuale e sublime confessione d’amore fra una chat di Facebook e un romantico cinguettio su Twitter. Rinfrescare la memoria sentimentale non fa mai male, così da ricordarci che non esiste amore che venga scoraggiato dal corso indeciso del destino, così come non esiste amore che sia soggetto al tempo, al suo scorrere, al suo indeciso percorso, anzi, tutt’altro. L’amore vince sul tempo, sulla lontananza e perfino sull’assenza, sulla privazione. Esso si alimenta anche negli ostacoli che vorrebbero fare allontanare due persone, senza sapere che in realtà le avvicinano sempre di più. Ma questi ragionamenti, si sa, non sono degni che di un grande amore, perchè un amore che non è tale, svilisce, si spegne, si consuma con la sua stessa fiamma, dimenticando se stesso fra la suancenere bagnata. L’amore vero impavido resiste al giorno estremo del giudizio perchè è questo che accade alla fine di ogni giorno: le parole si dimenticano, le lettere vengono riposte nei cassetti, il mondo rallenta e silenzioso il cuore inizia il suo canto. E lì non puoi mentire, neppure a te stesso. Ma questi sono ragionamenti romantici di chi si ostina a credere che Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai. E allora cerchi di girarti e rigirarti nel letto e confondi le stelle con le luci della città e tutto sembra avere una luce nuova, meno confusa, quasi brillante e hai fiducia nel tempo poichè Amore non muta in poche ore o settimane e confidi e sai che il canto del cuore è sublime e arriva sempre dove è atteso e gentile scosta regioni, chilometri e persone, percorrendo spazi interminabili, intere regioni,  distruggendo barriere e ostacoli per giungere là nei sogni che lo attendono da un tempo indefinito. Perchè la verità è che il mondo perde minuti infiniti in ridicole ripicche, parole che feriscono, ingegnandosi a creare ostacoli, a riportare mezze verità, ma pochi sanno che la vita vince sempre e con la vita vince l’amore, su tutto. Sempre che siate d’accordo… Sempre che crediate ancora nella bellezza delle stelle, nel silenzio della notte, nel ruffiano corteggiare delle prime albe d’inverno… Ma Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato

Non sia mai ch’io ponga impedimenti
all’unione di anime fedeli; Amore non è Amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l’altro s’allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

William Shakespeare

I Film più belli da vedere a Natale – Cinema Natalizio

Ed ecco i film che secondo me non dovrebbero mai mancare nel repertorio cinematografico da rispolverare sotto Natale ;-)

1) Harry Ti presento Sally. Il mondo si interroga ancora sulla possibilità dell’uomo e della donna di essere amici senza complicazioni sentimentali e sessuali. Harry e Sally abbracciano con la loro amicizia turbolenta fatta di conflitti e di confidenze, un decennio che li porterà ogni giorno sempre più vicini l’uno al cuore dell’altra. Una commedia romantica intramontabile. Un brillante Billy Kristal dà il volto al grande Harry Burns, portandosi dritti verso la conclusiva scena del Capodanno in cui ogni cosa si svela. Cosa c’è di più romantico di una dichiarazione d’amore la notte di Capodanno?

“Adoro il fatto che tu abbia freddo quando fuori ci sono 25 gradi. Adoro il fatto che ci metti un’ora e mezzo per ordinare un panino. Adoro la piccola ruga che ti si forma sul naso quando mi guardi come se fossi matto. Adoro il fatto che dopo aver passato una giornata con te, possa ancora sentire il tuo profumo sui miei vestiti. E adoro il fatto che tu sia l’ultima persona con la quale voglio parlare prima di addormentarmi la notte. Non è che mi senta solo, e non c’entra il fatto che sia Capodanno. Sono venuto qui stasera perché quando ti rendi conto che vuoi passare il resto della tua vita con una persona, vuoi che il resto della tua vita inizi il prima possibile”

https://www.youtube.com/watch?v=Z1BcPs3BAJI

2) Il Piccolo Lord. 1980. Il regista Jack Gold dirige quello che sarebbe diventato l’intramontabile classico che da generazioni accompagna le vacanze di Natale, con l’austerità e i buoni sentimenti di una storia che con facilità è entrata a fare parte delle pietre miliari del cinema dei buoni sentimenti e delle belle emozioni. La storia del piccolo orfano Ceddie Errol, che dagli Stati Uniti sbarca nell’elegante Inghilterra diventando l’erede unico di tutti i beni di famiglia, a capo della quale troneggia il grande Alec Guinnes nel ruolo di Errol Dorincourt che dovrà dare al piccolo Lord un’educazione adeguata. Un clima aristocratico e austero rotto con la lama dell’amore del piccolo Lord che trasforma la vita e unisce la famiglia, non senza difficoltà

“La vita può essere migliorata e degna di essere vissuta”

3) Edward Mani di Forbice. Il regista che osa là dove la normalità sarebbe una vittoria facile. Tim Burton riscrive i canoni del cinema toccando corde profonde in un modo assolutamente nuovo. E’ così che crea Edward mani di forbice nel 1990 dirigendo il grande Johnny Depp che dà un’interpretazione toccante. Volete sapere come davvero sia nata la neve? Ve lo raccontano i protagonisti di questa storia che si svolge attorno alla figura di Edward, un essere umano artificiale che ha le forbici al posto delle mani perchè il suo inventore è morto prima di potere completare la sua creazione. Le forbici possono ferire il mondo o dargli la forma più giusta? Possono lacerare le cose, le case, gli alberi o, più di ogni altra cosa riescono a entrare nell’anima. Compagna di avventure è Winona Ryder nel ruolo di Peggy Boggs

“Lei non lo vide mai più, dopo quella notte.

E tu, nonna come lo sai?

Perché io ero là…

Potevi andare lassù, potresti ancora. Perché non vai? -No tesoro mio, ora sono diventata vecchia, preferisco che lui mi ricordi com’ero una volta.

Come fai a sapere che lui è ancora vivo?

Non lo so, non ne sono sicura ma io credo che lo sia. Vedi, prima che lui venisse in questa città la neve non era mai caduta, ma dopo il suo arrivo è caduta. Se ora lui non fosse lassù, non credo che nevicherebbe così. A volte può vedermi ancora ballare tra quei fiocchi”

4) Un amore tutto suo. 1995, Sandra Bullock e Bill Pullman danno il volto a Lucy e Jack. Un amore tutto suo è una commedia romantica riproposta puntualmente nel periodo natalizio, stesso periodo che fa da sfondo alle vicende della storia. Lucy lavora alla biglietteria della metropolitana e ogni giorno guarda lo stesso uomo elegante, affascinante di cui è segretamente innamorata. E’ proprio il giorno di Natale che l’uomo viene aggredito sotto i suoi occhi entrando in coma. Lucy gli presta soccorso e una serie di equivoci fanno credere alla famiglia che lei sia la sua fidanzata. Lucy, abituata a passare le vacanze di Natale da sola, non riesce a uscire dalla bugia in cui è intrappolata e così per un Natale si sente di nuovo come se avesse una famiglia, mentre Peter è ancora in coma. Tutto sembra andare bene fino all’arrivo di Jack, il fratello di Peter , il primo uomo che riuscirà davvero a vedere Lucy per quella che è

“Una volta Peter mi ha chiesto perché avessi scelto Jack… e io gli ho risposto: perché avevo trovato un amore tutto mio”

5) The Family Man. 2000. Brett Ratner dirige un intenso Nicolas Cage e una dolce Tea Leoni. Una storia che insegna come un uomo di successo di Wall Street abbia perso ormai il senso delle cose. Cosa potrebbe accadere se il giorno di Natale Jasck si svegliasse con una famiglia completamente nuova, come se la sua intera vita fosse stata diversa, ritrovandosi a essere un semplice venditore di gomme con una famiglia meravigliosa che vive di cose semplici? Cosa scoprirà Jack  grazie a questa finestra sul “come sarebbe stato se…?”

“Non lo so, forse è stato solo un sogno. Magari sono andato a letto in una triste notte di dicembre e ho immaginato tutto, ma ti giuro che niente è mai stato più reale. E se ora sali su quell’aereo sparirà per sempre. So che possiamo continuare con le nostre vite, ce la caveremo benissimo. Ma io ho visto quello che potremmo essere insieme, e scelgo noi!”

6) Miracolo nella 34a strada. Natale senza l’intramontabile Miracolo nella 34a Strada non sarebbe Natale. Un meraviglioso Richard Attenborough che interpreta quel Babbo Natale che fra finzione e realtà tutti abbiamo sempre immaginato. Una bambina che ci insegna a sognare, Susan, ci accompagnerà attraverso quel delicatissimo confine tra quello in cui è bene credere e quello che ci aiuta a sognare, proprio nel periodo di Natale

“La fede è credere in qualcosa a cui il senso comune non crede”

7) L’amore non va in vacanza. Chi non ha desiderato almeno una volta nella vita di fare le valigie e partire per l’altra parte del mondo per tutte la vacanze di Natale, per dimenticare qualcosa o qualcuno, per riprendere fiducia in se stesso, per scoprire qualcosa di noi che non avevamo mai conosciuto. E’ questo lo spirito de L’amore non va in vacanza. Cameron Diaz interpreta Amanda, ricca regista di trailer cinematografici che sente di avere bisogno di una vacanza non appena scopre che il suo compagno ha un’altra relazione. Così, seguendo un annuncio on line decide di scambiare la sua casa con quella di Iris, dall’atra parte del mondo, in Inghilterra. Iris, interpretata da Kate Winslet, è distrutta da un amore non ufficiale, è stanca di essere sempre la seconda scelta e parte per l’America. Uno scambio che porterà ognuna delle protagoniste nella vita dell’altra, una vita in cui, ritroveranno loro stesse.

“Ho scoperto che quasi tutto ciò che è stato scritto sull’amore è vero. Shakespeare ha detto: “Il viaggio termina quando gli innamorati si incontrano”. Ah, che pensiero straordinario! Io non ho mai sperimentato nulla di neanche vagamente simile a questo, ma sono più che disposta a credere che a Shakespeare sia accaduto. Credo di pensare all’amore più di quanto in realtà si dovrebbe; resto sempre sbalordita dal potere assoluto che ha di alterare e definire la nostra vita. È stato sempre Shakespeare a scrivere “L’amore è cieco”. Ecco, questo so che è vero. Per alcuni, del tutto inesplicabilmente, l’amore svanisce. Per altri, semplicemente l’amore è perduto. Comunque l’amore può anche essere trovato, magari solo per una notte. E poi c’è un altro tipo di amore, il più crudele, quello che quasi uccide le sue vittime, si chiama amore non corrisposto. Di quello, io sono un’esperta. La maggior parte delle storie d’amore è fra persone che si innamorano l’una dell’altra. Ma il resto di noi? Quali sono le nostre storie? Quelle di noi che ci innamoriamo “da soli”. Noi siamo le vittime dell’amore unilaterale. Noi siamo i disgraziati fra gli innamorati, i non amati, i feriti in grado di camminare, gli handicappati senza il parcheggio riservato”

 

8) La vita è meravigliosa –Andiamo indietro al 1946 per emozionarci con una storia che potrebbe essere stata scritta proprio oggi. La storia si snoda attorno a George Baily che ha rinunciato a tutti i suoi sogni pur di aiutare il prossimo e ora sta per suicidarsi, proprio la vigilia di Natale. Arriva l’angelo Clarence, un quasi angelo a cui mancano le ali. Per meritare le sue ali deve compiere una buona azione. E’ questo, e molto di più, che fa Clerence. Fa vedere a George come sarebbe stato il mondo e la vita di molte persone che ha salvato, se lui non fosse mai nato. Un aiuto divino e umano che lo aiuta a scongiurare la bancarotta e a farci capire che la vita, nonostante tutto, sempre e comunque, va vissuta secondo quello che abbiamo nel cuore perché sia sempre e in ogni dove una vita meravigliosa

“Che cosa vuoi, Mary? Puoi dirmelo! Vuoi la luna? Se la vuoi, io la prenderò al laccio per te”

9) Love Actually – Immancabile appuntamento natalizio con la storia romantica di una serie di coppie che intrecciano i loro destini. Film diretto da Richard Curtis che annovera nel cast di questo film Cloni Firth, Emma Thompson, Keira Knightley, Bill Nighy, Hugh Grant e tanti altri protagonisti

“Ogni volta che sono depresso per come vanno le cose al mondo, penso all’area degli arrivi dell’aeroporto di Heathrow. È opinione generale che ormai viviamo in un mondo fatto di odio e avidità, ma io non sono d’accordo. Per me l’amore è dappertutto. Spesso non è particolarmente nobile o degno di note, ma comunque c’è: padri e figli, madri e figlie, mariti e mogli, fidanzati, fidanzate, amici. Quando sono state colpite le Torri Gemelle, per quanto ne so nessuna delle persone che stavano per morire ha telefonato per parlare di odio o vendetta, erano tutti messaggi d’amore. Io ho la strana sensazione che – se lo cerchi – l’amore davvero è dappertutto”

10) Serendipity. Chi di noi non vorrebbe ritrovarsi a pattinare in un pomeriggio di neve nella splendida New York poco prima di Natale per vivere un incontro che cambierà per sempre il nostro destino? Instancabili romantici John Cusack e Kate Beckinsale si incontrano per caso in un grande magazzino di New York. Piccoli incidenti del caso fanno durare quell’attimo più di un pomeriggio e allo stesso modo magico li fanno perdere per degli anni, anni durante i quali ogniuno di loro si costruisce una vita senza riuscire a dimenticare quel magico pomeriggio delle vacanze di Natale di qualche anno prima. Nuovi indizi riaprono la speranza ed è così che partono ognuno alla ricerca dell’altro. Il destino è qualcosa che possiamo comandare, a cui dobbiamo arrenderci o che dobbiamo rincorrere? Ce lo insegna questa storia romantica, lasciandosi un messaggio universale di avere fede in quelli che gli antichi chiamavano Fato

“Sembrava che tutto l’universo girasse con l’unico scopo di unirci”

https://www.youtube.com/watch?v=oZfvRKhMJDI