Tra tutte le forme di cielo io preferivo la bellezza delle macchie. Bianche forme di cielo; azzurri riflessi d’acqua; sapori non ancora raccolti che sembrano pastelli verdi prima di mutare in bianchi e rossi calici di piacere. C’era, in quel quadro, qualcosa che richiamava il Fato, qualcosa che raccontava il piacere salvifico del silenzio in un mondo in cui lo stolto essere umano si accaniva a seminare zizzania e a nuotare nella calunnia. Era questa l’essenza dell’intera esistenza, essere quadro nel quadro e cullarsi, finalmente, nella più alta forma di comunicazione.. il silenzio