Una donna dovrà chiedere sempre permesso, persino quando saranno gli altri a invadere le sue stanze.. Sì, una donna dovrà avere cura di non disturbare, di non fare confusione, di essere garbata, delicata, di non sporcare, di pulire, di alleviare il dolore e i tormenti di tutti quelli che la circondano.. E lo farà, potete scommetterci.. Lo farà anche quando non avrà tempo, anche quando non avrà spazio e la misura dei suoi passi non troverà collocazione in nessun metro umano; studierà come tutti gli altri, capirà come tutti gli altri, lavorerà come, più, di tutti gli altri e, se tutto questo non dovesse bastare, riuscirà a sconfinare oltre ogni ragione e tempo, e arriverà a trovare sollievo oltre l’orizzonte, dove la gentilezza prenderà i colori di un tramonto, incontrerà i favori del vento e la culla lieve del mare.. Lì troverà ristoro, e crederà in un futuro nuovo, in una mano che la accarezzerà, in qualcuno che finalmente la porterà in salvo.. Tuttavia il tramonto non dura che il tempo di un attimo e in uno stesso respiro compie e chiude la sua affascinante recita.. Lei cavalcherà senza fermarsi la nuova notte, avrà paura ma non chiederà aiuto, perchè anche in quel caso avrà qualcuno di cui prendersi cura.. La notte continuerà e sembrerà lunga, ma lei si ostinerà a sentirsi luce. Cosa le darà il mondo in cambio? Come verrà ricompensata dall’essere umano? E il mare? Il suo mare? No.. non avranno pietà, gli esseri dalle mille facce la tratteranno come carne di piacere e bocca di silenzi che possa essere caverna e brace, sempre accesa se tutto tace.. Le chiederanno di ballare, di piegarsi, di godere, ma nessuno le chiederà di sapere; dovrà studiare più degli altri, dovrà nascondere il seno, piegarsi meno, sorridere e trovare il siero del veleno.. Lei lo farà, non si arrenderà, cambierà strade, non si piegherà; ricomincerà, farà un inchino a se stessa e a ogni giorno in cui non avrà perso la sua dignità